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giovedì 7 aprile 2011

Primo Intorno

I Intorno

La cultura chiamata di sussistenza, nomade o sedentaria basata en la caccia, nell’agricoltura , nella pesca, la produttività attraverso risorse naturali. Le forme sociali più caratteristiche le potremmo associare anche se sistematicamente al corpo umano, la famiglia, il clan, il lavoro, la proprietà, la lingua parlata, gli strumenti, le tecniche di produzione agricola e il raccolto, i costumi, le forme rituali, i luoghi sacri, le divinità ecc…….

La risultante principale di questi processi evoluzionistici è il corpo. Per ciascuno di noi il corpo è il nostro primo Intorno. Se siamo nati ciechi, sordi, muti o con altre insufficienze nella formazione corporale, la nostra vita sarà segnata da queste incapacità.[...] Verrà soprattutto evidenziata la sua struttura matematica e sensoriale. Il corpo secondo Echeverria possiede una struttura matematica, cio renderebbe possibile analizzarlo da un punto di vista matematico.

Si avanzano così delle ipotesi riguardo le proprietà matematiche del corpo umano. La prima di tipo Topologico: il corpo ha una parte interna, una frontiera e un esterno_ corpo umano quindi è tridimensionale e limitado. Però senza dubbio possiede 5 sensi che ampliano il suo campo di influenza definendo un intorno esterno immediato _intorno vitale. L’importante è che i sensi, come mezzo di interrelazione con l’esterno, sono strettamente dipendenti dalla distanza. Per assaporare, mangiare o degustare qualcosa, dobbiamo ingerirla o metterlo in bocca fino al punto in cui le papille gustative sono attive. Prendendo il contorno del nostro corpo come il limite che definisce la sua frontiera, diremo che il gusto funziona di forma negativa a detta frontiera. Il tatto in cambio funziona a distanza zero, quindi per contatto. Il calore è un’eccezione, lo stesso la elettricità.

Se passiamo all’olfatto, il nostro intorno aumenta e risulta definito per una distanza positiva, attraverso una piccola attrazione. Due, tre , cinque , dieci metri dobbiamo tenere in conto che sono stimoli sensoriali che si trasmettono attraverso l’aria, fino ad arrivare nell’intorno immediato_ le narici. Il campo olfattivo quindi è molto più amplio di quello de gustativo e di quello tattile.

L’intorno naturale del nostro corpo si amplia molto grazie ai due sensi restanti _l’udito e la vista, che sono quelli che in realtà definiscono quello che a noi è vicino o lontano.. Possiamo ascoltare ( o farci ascoltare ) a molti metri di distanza, possiamo vedere ( o essere visti ) a qualche chilometro di distanza. Sempre ci sarà sempre un linea d’orizzonte che definirà il nostro campo visualee con esso il nostro intorno vitale. Se volessimo ampliare detto intorno, dovremmo spostarci fisicamente e ubciare il nostro corpo e apparato sensoriale da un’altra parte_

Questo potrebbe forse spiegare_ I Viaggiatori, le Tribù nomadi, i navigatori, gli scientifici ?

In questo intorno( metrico ), ci confrontiamo con un mezzo di comunicazione essenziale per il nostro olfatto, la nostra vista e il nostro udito: l’Aria.

_l nostro spazio sensoriale è uno Spazio_tempo marcato attraverso il qui e l’adesso?

Compresenza fiscia_ Potremmo quindi dire che ci interessa la simultaneità_ come requisito essenziale per giustificare la presenza fisica ad una certa distanza?

In efffetti, l’autore vuole farci capire che la presenza fisica e corporale sono il requisito necessario per quasi tutti le azioni cognitive o detto in altro modo_ ovvero tutte le azioni cognitive che troviamo nel primo intorno_ Quindi per quanto riguardo il nostro intorno immediato la presenza e la simultaneità( o sincronia ) sono condizioni necessarie per le nostre interrelazioni con l’esterno.

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