Visualizzazioni totali

mercoledì 27 aprile 2011

commento Lezione 06 Aprile_ Il Catalizzatore (nuovo Paradigma)

Zeitgeist
"Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo". Mahatma Gandhi
Le ideologie pretendono conoscere i misteri di tutto il processo storico, le logiche inerenti le rispettive idee. A partir da queste si genera il paradigma che risponde, riflette una società che non può esularsi dal contemplare l'ambito scientifico della scienza sociale. L'ideologia è completamente immersa dentro l'economia, la politica e le teoria scientifiche.
Questi paradigmi compongono la società, cambiano al desencatenarsi del mondo, significherebbe dire semplicemente che il paradigma che sostiene un'epoca si asaurisce e non è più uno strumento efficiente per esprimere la realtà sociale. Ed è qui quando appare il nostro Zeitgeist si producono cambi in tutti gli ambiti della vita sociale supponendo che la realtà sociale non è statica, ma dinamica e variabile.

Commento Lezione 04 Aprile_ La lunga crisi dell'800

La Febbre dei Paradigmi
Il pensiero scientifico, cerca di sintonizzarsi attraverso approcci che tentano di essere il più possibli oggettivi. Definirlo come Positivista significherebbe riferirsi alla seconda ondata (rivoluzione industriale)che tenta di combinare insieme energia e forza lavoro, riuscendo così a far fare un salto enorme al mondo tecnologico. Una modifica epocale che investe tutti i settori e dove l'architettura rimane una pratica di Retroguardia. Intorno agli anni 20' si pensa verso un grande salto. Cambiare paradigma_ significa inventarne un altro.
Un'indagine di "Science" rivela che negli ultimi tempi è aumentato sensibilmente il numero di pubblicazioni scientifiche che invocano nel titolo il termine "nuovo paradigma". Eppure nel suo complesso, la scienza attuale sembra sempre più simile a ciò che Kuhn chiamava la "scienza normale". Qual è, allora, il senso di questa febbre dei paradigmi?
Eugenio Faroli Vecchioli

Cosa si nasconde dietro questa inaspettata proliferazione di nuovi paradigmi? "Science" osserva subito che, a dispetto del massiccio utilizzo della terminologia kuhniana, le svariate rivoluzioni annunciate nelle pubblicazioni prese in considerazione dall'inchiesta hanno ben poco a che vedere con ciò che l'autore de "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" chiamava "paradigm shift". Com'è noto, per Kuhn, un cambiamento di paradigma è quel processo che si verifica di tanto in tanto nella storia della scienza, attraverso il quale un vecchio corpo di teorie e di credenze scientifiche viene abbandonato in favore di un nuovo corpo che non solo è in grado di offrire una spiegazione più soddisfacente dei fenomeni conosciuti ma ha la capacità di dar conto di fenomeni nuovi.

La Febbre dei Paradigmi_ di Eugenio Faroli Vecchioli

capire che tipo di modello

Dalla Terra al Cad_ di Antonino Saggio

martedì 26 aprile 2011

New Babylon

"New Babylon" una città nomade
Universale diarchitettura sezione a cura di Antonino Saggio
N.88 Francesco Careri_ "Costant una città nomade"
Testo e Immagine editore

“New babylon” è prima di tutto un’apassionata dichiarazione d’amore per l’umanità, un manifesto politico che tende a ricordare a tutti gli uomini che sono liberi. L’intera vita di Costant(nome con cui ha sempre voluto essere chiamato dai suoi compagni situazionisti) è il tentativo di immaginare come potrebbe, svolgersi in un altro modo, la vita degli uomini su questa terra.

“New babylon” è un’utopia concreta in quantoconcreto è il suo riferiemtno storico. La società che dovrebbe abitare la città di constant vive già su questo pianeta è già fra noi, anzi c’è sempre stata. Prima della sedentarizzazione l’intera umanità era una variegata società nomade,libera di spostarsi in un mondo senza frontiere. Il nomadismo di Constant è una filiazione diretta del marxismo postindustriale; si tratta di un nomadismo visto come rifiuto del sistema di produzione capitalista,come rifiuto dell’ accumulazione dei beni, della proprietà privata e di ogni confine etnico ed economico. Nomadismo per un nuovo uso del tempo,dello spazio e della propria vita.

La domanda cui cerca di dare una risposta Constant è in fondo molto semplice: come saràla società quando sarà libera dal lavoro? O,meglio; come sarà la vita quando si raggiungeranno la completa automazione della produzione, la socializzazionedei mezzi di produzione e un’equa distribuzione dei prodotti fra tutti gli abitanti della terra?

La risposta èaltrettanto semplice: non dovendo lavorare, l’uomo non avrà più bisogno di un domicilio fisso, potrà ricominciare a fluttuare liberamente nello spazio e a esplorare tutti gli angoli della terra. Avrà a disposizione tutto il tempo da dedicare alla realizzazione dei suoi desideri e l’attivitàlavorativa si trasformerà in attività creativa: in breve l’Homo faber diventerà quell’ Homo Ludens descritto dall’Olandese Huzinga.L’utilefarà posto all’attività creativaper eccellenza: il gioco. Tutte le arti andranno a collaborare in un grande gioco che verrà ; in quell’attività di trasformazione dal basso che sarà chiamata urbanismo unitario (un’urbanistica rovolta alla vita contrapposta al funzionalismo razionalista, diventerà il tema di confronto traconstant e guy debord).

Il problema dell’abitare per constant deve essere impostato come una riappropriazione della necessità primordiale all’ autoderminazione del prorio ambiente, con la liberazione dell’istinto alla costruzione della propria casa e quindi della propria vita; una riscoperta dell’impulso dell’avventura da parte dell’uomo urbano.

E’ Infatti proprio nell’universo nomade che riconosce un intero apparato concettuale con cui scardinare le basi della società occidentale e sferrare un attaccoall’architettura razionalista. Concepire la città non come spazio dello stare ma come lo spazio dell’andare, come un’infinito percorso che non lasci tracce sulla terra.

Un invito a perdersi:

I quartieri di questa città potrebbero corrispondere ai diversi sentimenti che si incontrano per caso

nella vita corrente. Quartiere Bizarro, Quartiere Felice,riservato alle abitazioni, Quartiere Nobile e Tragico (per i bravi bambini),Quartiere storico (musei,scuole), Quartiere Utile (ospedale,magazzini per gli attrezzi), Quartiere Sinistro […] che sarebbe di difficile avvicinamento e poco illuminato di notte […] il bambino e l’adulto impareranno,esplorando il Quartiere Sinistro, a non avere più paura delle manifestazioni angoscianti della vita, ma a divertirsene. L’attività principale sarà la deriva continua. Il cambiamento di paesaggio di ora in ora sarà responsabile di uno spaesamento totale.

mercoledì 20 aprile 2011

Commento Lezione 28 Marzo_ La Comunicazione marsupiale

Diller Escofidio : 100 modi di piegare una camicia
Alla fine del 19 ° secolo, il corpo era venuto per essere inteso come una componente meccanica della produttività industriale, un ampliamento dell'apparato fabbrica. La gestione scientifica ha cercato di razionalizzare e standardizzare i movimenti di questo corpo, sfruttando la sua energia dinamica e convertirla in forza-lavoro effciente.
Credo che attraverso queste immagini siamo difronte in realtà ad una completa ri-concettualizzazione, sia di moglie che di casa. Il corpo della casalinga, è stato interpretato da parte della direzione scientifica come una forza dinamica, con capacità illimitata per il lavoro. Il suo nemico era solo stanchezza.
Con l'introduzione degli elettrodomestici, il tempo e l'energia risparmiata ( secondo la retorica dell'efficienza) avrebbero liberato la donna da casa e consentito di unirsi alla forza lavoro pagata.
Tuttavia, nulla è andato come doveva andare, la casalinga così è stata condannata ad un carico di lavoro più che compulsivo.

martedì 19 aprile 2011

Commento Lezione 23 Marzo_ Il Paesaggio mentale_ Articolo Nuova Soggettvità, Architettura tra comunicazione e Informazione

Avere un unico database di informazioni tridimensionali su un edificio, organizzato gerarchicamente ( quindi dinamicamente, come se rappresentasse un equazione matematica ).”

Dalla Dinamica alla termodinamica

La dinamica della città, potremmo dire che si sostiene attraverso connessioni che la regolano, quasi analoghe al funzionamento di un organismo. Disegnando un edificio, pianificando intervenzioni urbane, potremmo essere coscienti delle interazioni che questi avranno con l’intorno naturale. In questo la scienza e la tecnologia sono la unica opportunità per rispondere ai problemi ecologici ambientali, conseguenza del nostro crescimento.Difronte a ciò una possiblie architettura della crisi sicuramente avrà come obiettivo il determinare le connsessioni esistenti tra il naturale e il costruito, osservando come i veri e propri limiti del crescimento saranno segnati attraverso dei rapporti che possiamo definire di Entropia.Studiano flussi tra le attività costruttive, economiche, sociali con una particolare attenzione verso i materiali naturali e le energie disponibili.Studiamo anchevvcome le teorie che ruotano intorno ai sistemi urbani dinamici, isieme agli aspetti socioculturali, una cultura delle reti. Costruire significa anche rischiare, sperimentare nuove forme partendo dalla misura del cittadino.

"auspico chel'interattività costituisca un punto di coagulo dei pensieri di oggi per una architettura che, superata l'oggettività dei bisogni, possa arontare la soggettività dei desideri."

Antonino Saggio

vedi articolo

Commento Lezione 23 Marzo_ Informatica e architettura gli ITA step back 2

Foto Fun Palace _ Cedric Rice

Siamo dentro un paradigma che contesta pienamente la città ottocentesca di camillo sitte e la città verde di Le Courbusier in cui le abitazioni e la circolazione degli uomini continuavano ad essere due sistemi separati

vedi articolo Antonino Saggio

Commento Lezione 23 Marzo_ Informatica e architettura gli ITA step back

Le premesse Concettuali

Parliamo di un’opera che ho visto direttamente, e verso la quale ho avuto un particolare interesse per molto tempo. Credo quindi sia utile che speghi in poche parole, i caratteri fondamentali di questo progetto

L’edificio, è composto in realtà da varie peculiarità molto particolari, allo stesso tempo un opera unica, percettiva e di percorso, combinata alle funzioni di una piazza con un porto.

1) Porto come interfaccia città/mare

Intendiamo quindi un eidficio no come limite tra la città e il mare, bensì la connessione tra I due. In più la relazione città/mare viene scoperta da chi percorre l’edificio sempre in anirea diversa a seconda del percorso. Così per chi arriva dalla città l’edificio si snoda fino a convertirsi in una piazza che fronteggia il mare.

1) Edificio come superficie

Molti teminal internazionali mirano a formare una porta urbana, in questo caso invece ci troviamo difronte ad una topografia, che trasforma ili terminal inuna superficie e parte del suolo in un involucro.

Circolazione: Il diagramma di non ritorno.

Contrariamente all’idea di formare una porta urban ache avrebbe considerato la divisione che non era nè città ne porto, gli architetti proposero un organizzazione nella quale l’edificio non avesse avuto una sola direzione di percorrenza, ma moltissime variazioni nel percorso.

Topologia della Superficie

Quindi per ogni segmento come per ogni biforcazione del diagramma di non ritorno si associò una superficie ossia un’area in metri quadrati tenendo presente gli effetti ergonomici. Il risultato fu un’iinsieme di superfici avvolgenti que occupano tutta l’area destinata al progetto.

Programma

La flessibilità dello spazio è sicuramente la premessa fondamentale però nel senso di utilizzare spazi omogenei e continui, tradizionalmente associati a la flessibilità, denominati dagli stessi architetti Spazi Intensivi

Equivale a dire che la classe spaziale dove la capacità dello spazio stesso non è direttamente relazionata alla sua dimensione e la quale flessibilità varia differenzialmente. In altre parole in accordo con la particolare topografia ( rilievo ) e topologia (relazioni ) che definisce uno spazio più o meno flessibile.

1S struttura

Naturalemente si evita si sostenere la strutture con pilastri, che evidentemente avrebbe danneggiato il sistema di circolazione e orientamento. Si definì così che la superfcie stesa era un elemento strutturale, utilizzando un sistema che potremmo chiamare sandwich. Possiamo immaginare tale sistema pensando al cartone, ovvero una superficie ondulata in mezzo a due lastre piane. Utilizzando queste piccole precauzione il sistema di connessione verticale non poteva essere altro che formto da un insieme di rampe.

Commento Lezione 23 Marzo_ Informazione materia prima della ricerca Architettonica

Una breve introduzione all'articolo ci sarà utile per capire, dove e soprattutto con che mezzi definiamo l'informazione come materia prima della ricerca architettonica:
L’autore si serve nel corso di tutto il libro di dialoghi i cui protagonisti sono la tartaruga e Achille,prendendo spunto da Lewis Carrol che li rese protagonisti di un suo dialogo, a sua volta presi in prestito da Zenone (paradosso di Zenone) per spiegare dei concetti complessi.

Il dialogo si intitola Piccolo labirinto armonico

Achille e la Tartaruga ritrovatisi a casa del Sig. Buonasorte trovano un libro intitolato
“le sconcertanti avventure di Achille e della tartaruga in diversi luoghi della terra”.
La prima avventure si intitola “ Geni e tonic”.

Iniziano a leggere……

T. è a casa di A. e sta guardando delle stampe di Escher, è molto affascinata da concavo e convesso perché sintesi di tanti mondi incoerenti;la T. conosce un modo per entrarci, proprio lì in quel mondo che A. definisce bidimensionale, universo dipinto e piatto.
Infatti bevendo un bicchiere di cordiale push si viene spinti in quel mondo e per uscirne fuori basta un sorso di pop-tonic e…POP! Ci si ritrova nell’esatto luogo da cui si era partiti.
La T. spiega che se nel quadro c’è un altro quadro ci si può ancora entrare con un sorso di push, ma per uscire e tornare al punto di partenza saranno necessari due POP.

Credo sia proprio nei salti tra realtà e spazi la chiave per intendere la rivoluzione informatica, la scansione temporale con cui avvengono non è importante. Il valore sta nell’essere una situazione dinamica_ Nel passaggio trovo ci sia un forte valore oggettuale, è sempre un oggetto, un'immagine a consentire il passaggio verso un'altra realtà.

Il momento del crash, come il sogno dentro al sogno. Ci sono dei momenti in cui abbiamo bisogno di delle realtà che non siano lineari. Il tempo ora è concepito sempre come un fattore lineare, ossia rappresentato mediante numeri successivi ( cronologia). Proprio qui quello che comunemente chiamiamo sumiltaneo si modifica profondamente, gli agenti cambiano,oggetti e strumenti non solo possono stare a grandi distanze tra loro, possono anche intervenire o essere influenzati da processi che si sono sviluppati molto tempo prima. Possiamo parlare quindi di asincronia che non esclude possano essere prodotte azioni simultane che spesso definiamo "in tempo reale".

sabato 9 aprile 2011

Nuove sostanze 2

E’ Permeada con forza in questi ultimi dieci anni una concezione spaziale che ha come motore un’idea concertata di interno-esterno che fa dello spazio pubblico un elemento altrettanto fondamentale dell’architettura.

Queste righe sono tratte da "Nuove Sostanze_l'informatica e il rinnovamento dell'architettura" un manifesto dell'informazione a cura si Antonino Saggio " Trasformazione di Medellin: Il cambio

venerdì 8 aprile 2011

Indice Telepolis

Telepolis;_Javier Echeverria

cerca di introdurre concetti base, sopra i cuali si tenta di dare una delle tante ipotesi sul tema. Afferma che durante il ventesimo si è sviluppata una nuova forma di organizzazione sociale in una nuova citàà chiamata Telepolis, di cui fa parte li nuovo pensiero economico (telepolismo ), che converte l’ambito privato in pubblico, convertendo spesso lo svago in lavoro,il consumo in produzione.

L’indice di questo lbro mi ha sempre attratto molto.

Cosa vi fa pensare?

Javier Echeverria è un matematico,e anche se per alcuni aspetti quello che scrive potrà sembrare fin troppo lineare, ordinato metodico,trovo sia di particolare interesse nella discussione “Modernità e crisi a confronto “.

I Parte: I tre intorni dell’Umanità

  1. 1. - Primo intorno (1)
  2. 2. - Secondo intorno(2)
  3. 3. - Terzo intorno(3)
  4. 4. - Proprietà differenzianti di 3 rispetto a 1 e 2 .
  5. 5. _ 3 come spazio sociale
  6. 6. _ 3 come città: Telepolis
  7. _ Il neo feudalismo: I Signori dell’Aria

II Parte: Attività umane nel Terzo Intorno (3)

  1. 1. Guerra e violenza in 3
  2. 2. Attività economiche in 3
  3. 3. Il tele-lavoro e l’economia in 3
  4. 4. La scienza in 3
  5. 5. Architettura e urbanismo in 3
  6. 6. Lo svago in 3
  7. 7. L’educazione in 3
  8. 8. La medicina in 3
  9. 9. La scrittura in 3
  10. 10. L’arte e la cultura in 3
  11. 11. Il giornalismo in 3
  12. 12. Il corpo in 3

III Parte: Verso la formazione di Telepolis.

  1. 1. L’identità in 3
  2. 2. L’economia e il potere in 3
  3. 3. Telepolis verso uno stato globale
  4. 4. Cittadinanza e democrazia in 3
  5. 5. Dibattiti recenti sopra la organizzazione di Internet
  6. 6. Principi base per la costituzione di Telepolis
  7. 7. Umanizzare 3
  8. 8. Indice: 15 proposte per una politica educativa in 3

giovedì 7 aprile 2011

Primo Intorno

I Intorno

La cultura chiamata di sussistenza, nomade o sedentaria basata en la caccia, nell’agricoltura , nella pesca, la produttività attraverso risorse naturali. Le forme sociali più caratteristiche le potremmo associare anche se sistematicamente al corpo umano, la famiglia, il clan, il lavoro, la proprietà, la lingua parlata, gli strumenti, le tecniche di produzione agricola e il raccolto, i costumi, le forme rituali, i luoghi sacri, le divinità ecc…….

La risultante principale di questi processi evoluzionistici è il corpo. Per ciascuno di noi il corpo è il nostro primo Intorno. Se siamo nati ciechi, sordi, muti o con altre insufficienze nella formazione corporale, la nostra vita sarà segnata da queste incapacità.[...] Verrà soprattutto evidenziata la sua struttura matematica e sensoriale. Il corpo secondo Echeverria possiede una struttura matematica, cio renderebbe possibile analizzarlo da un punto di vista matematico.

Si avanzano così delle ipotesi riguardo le proprietà matematiche del corpo umano. La prima di tipo Topologico: il corpo ha una parte interna, una frontiera e un esterno_ corpo umano quindi è tridimensionale e limitado. Però senza dubbio possiede 5 sensi che ampliano il suo campo di influenza definendo un intorno esterno immediato _intorno vitale. L’importante è che i sensi, come mezzo di interrelazione con l’esterno, sono strettamente dipendenti dalla distanza. Per assaporare, mangiare o degustare qualcosa, dobbiamo ingerirla o metterlo in bocca fino al punto in cui le papille gustative sono attive. Prendendo il contorno del nostro corpo come il limite che definisce la sua frontiera, diremo che il gusto funziona di forma negativa a detta frontiera. Il tatto in cambio funziona a distanza zero, quindi per contatto. Il calore è un’eccezione, lo stesso la elettricità.

Se passiamo all’olfatto, il nostro intorno aumenta e risulta definito per una distanza positiva, attraverso una piccola attrazione. Due, tre , cinque , dieci metri dobbiamo tenere in conto che sono stimoli sensoriali che si trasmettono attraverso l’aria, fino ad arrivare nell’intorno immediato_ le narici. Il campo olfattivo quindi è molto più amplio di quello de gustativo e di quello tattile.

L’intorno naturale del nostro corpo si amplia molto grazie ai due sensi restanti _l’udito e la vista, che sono quelli che in realtà definiscono quello che a noi è vicino o lontano.. Possiamo ascoltare ( o farci ascoltare ) a molti metri di distanza, possiamo vedere ( o essere visti ) a qualche chilometro di distanza. Sempre ci sarà sempre un linea d’orizzonte che definirà il nostro campo visualee con esso il nostro intorno vitale. Se volessimo ampliare detto intorno, dovremmo spostarci fisicamente e ubciare il nostro corpo e apparato sensoriale da un’altra parte_

Questo potrebbe forse spiegare_ I Viaggiatori, le Tribù nomadi, i navigatori, gli scientifici ?

In questo intorno( metrico ), ci confrontiamo con un mezzo di comunicazione essenziale per il nostro olfatto, la nostra vista e il nostro udito: l’Aria.

_l nostro spazio sensoriale è uno Spazio_tempo marcato attraverso il qui e l’adesso?

Compresenza fiscia_ Potremmo quindi dire che ci interessa la simultaneità_ come requisito essenziale per giustificare la presenza fisica ad una certa distanza?

In efffetti, l’autore vuole farci capire che la presenza fisica e corporale sono il requisito necessario per quasi tutti le azioni cognitive o detto in altro modo_ ovvero tutte le azioni cognitive che troviamo nel primo intorno_ Quindi per quanto riguardo il nostro intorno immediato la presenza e la simultaneità( o sincronia ) sono condizioni necessarie per le nostre interrelazioni con l’esterno.